Rinnovata la collaborazione con Franco Dell’Amore, autore della “Storia della musica da ballo romagnola” pubblicata nel 2010, per la realizzazione di un nuovo progetto editoriale intitolato “Carlo Barbieri (1888-1970), il violinista discepolo di Zaclèn”, sempre edito da Pazzini Stampatore Editore,
Il libro, nel raccontare episodi della vita, il mestiere e la musica del violinista, mette un nuovo importante tassello nel lavoro di ricerca e testimonianza della tradizione musicale del nostro territorio.
Con la dedica a Carlo Brighi di Fiumicino di Savignano, più noto come Zaclèn, considerato progenitore e precursore della musica da ballo romagnola, si inaugura la collezione editorialedi Liscio@museuM, il Centro di documentazione virtuale sulla tradizione della musica e del ballo romagnoli promosso nel 2006 dalla Città di Savignano sul Rubicone e dall’Istituzione Cultura.
La collezione nasce con l’intento di proporre periodicamente, in concomitanza con l’attività del Centro, materiali di ricerca e documentazione, iconografia e immagini, repertori e rielaborazioni musicali ad illustrazione, conoscenza e valorizzazione della vicenda e dell’evoluzione della musica da ballo, che in Romagna è insieme patrimonio di cultura e di civiltà, di creatività e di distinzione, di passioni e di sentimenti.
Carlo Brighi. Suoni e Immagini della Romagna fra Ottocento e Novecento è la prima attività editoriale promossa dal Liscio@museuM e nasce dalla collaborazione virtuosa di più istituzioni; i venti brani di Carlo Brighi incisi per la prima volta dalla Piccola Orchestra Zaclèn rappresentano la vera novità di questo lavoro di documentazione e testimonianza.
In un’edizione de “Il Resto del Carlino” datata 1954, il giornalista riporta ammirato e divertito l’esperienza di una serata in cui Aurelio Casadei in arte Secondo, l’autore di “Romagna Mia”, acclamato dalla folla, riduce al silenzio a colpi di musica l’altra orchestra in programma per la serata, quella americana. “Il primato del liscio in sala da ballo viene ripristinato dopo l’invasione dei generi d’oltreoceano avvenuta nell’immediato dopoguerra”. “Casadei il Liberatore!”, recita un altro articolo de “Il Corriere della Sera”.
Secondo Casadei da quel momento non è più un suonatore, un musicista, un compositore; diviene un mito, una bandiera. Da quel momento, come recitano gli strilloni del tempo, è l’uomo che sconfisse il Boogie!
“L’uomo che sconfisse il boogie”
Le avventure di Secondo Casadei.
Un documentario di Davide Cocchi.
Primo Premio Miglior Documentario Folk Pop Jazz al Roma Music Doc Fest – Festival di Palazzo Venezia
Per i 60 anni di “Romagna Mia” esce per Minerva Edizioni una nuova pubblicazione, realizzata in collaborazione con Liscio@Museum.
Il libro celebra l’importante ricorrenza con un testo che ripercorre le tappe fondamentali della carriera artistica di Secondo Casadei, una preziosa testimonianza della figlia Riccarda e il Diario, sinora inedito, scritto nel 1971 dal Maestro che racconta la sua vita e la sua carriera dal 1919 al 1938.
Arricchisce il volume un cospicuo apparato fotografico di immagini storiche e d’autore che rivelano la realtà del liscio oggi e i luoghi della Romagna cari al Maestro.
A cura di Giuseppe Pazzaglia, Andrea Samaritani e Paola Sobrero.
La collezione editoriale del Liscio@museuM prosegue, dopo il secondo volume dedicato a Carlo Brighi, detto Zaclén con questa poderosa ed esemplare Storia della musica da ballo romagnola di Franco Dell’Amore che percorre più di un secolo di una vicenda appassionante, avvincente, unica e inconfondibile che si intreccia con quella di una Romagna inconsueta, combattiva, sentimentale e creativa, ma anche intraprendente e concreta.
“Una musica di follia nata dall’espressione della gioia” veniva definita oltre ottant’anni fa quando alle spalle ne aveva già altrettanti, con un senso di appartenenza che si era delineato dall’abbandono delle danze della tradizione popolare, dall’irrompere dei nuovi balli mitteleuropei, dal proliferare di orchestre e orchestrine, dall’affermarsi di un genere musicale trascinante, travolgente, irresistibile.
Una storia che è un viaggio affascinante nella consuetudine che più ha intrigato romagnoli e non e al tempo stesso offre uno spaccato inedito della Romagna popolare e mondana, delle feste e dei luoghi del ballo, dalle mode ottocentesche a quelle della Bella Epoque, dal prorompere del ballo dai contesti raffinati della marina a quelli ricreativi e associativi della sanguigna borghesia cittadina, alla conquista delle campagne.
Una storia che attraversa ininterrotta le guerre e il fascismo, resiste nella faticosa ripresa del dopoguerra, dando poi vita a orchestre favolose, a miti, abitudini, frequentazioni imperdibili, sino a scoppiare come un tappo di spumante e a disperdere la sua carica travolgente.
La danza è un cerchio con un diavolo in mezzo
(Sant’Agostino)
E’ bal l’è de dièval!
(detto popolare romagnolo)
2010, pp. I-XVI, 342;
illustrazioni a colori e bianco e nero copertina cartonata con sovracopertina
cm. 24 x cm. 32
ISBN 978-88-6257-149-4
Prezzo: € 40,00
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