La collezione editoriale del Liscio@museuM prosegue, dopo il secondo volume dedicato a Carlo Brighi, detto Zaclén con questa poderosa ed esemplare Storia della musica da ballo romagnola di Franco Dell’Amore che percorre più di un secolo di una vicenda appassionante, avvincente, unica e inconfondibile che si intreccia con quella di una Romagna inconsueta, combattiva, sentimentale e creativa, ma anche intraprendente e concreta.
“Una musica di follia nata dall’espressione della gioia” veniva definita oltre ottant’anni fa quando alle spalle ne aveva già altrettanti, con un senso di appartenenza che si era delineato dall’abbandono delle danze della tradizione popolare, dall’irrompere dei nuovi balli mitteleuropei, dal proliferare di orchestre e orchestrine, dall’affermarsi di un genere musicale trascinante, travolgente, irresistibile.
Una storia che è un viaggio affascinante nella consuetudine che più ha intrigato romagnoli e non e al tempo stesso offre uno spaccato inedito della Romagna popolare e mondana, delle feste e dei luoghi del ballo, dalle mode ottocentesche a quelle della Bella Epoque, dal prorompere del ballo dai contesti raffinati della marina a quelli ricreativi e associativi della sanguigna borghesia cittadina, alla conquista delle campagne.
Una storia che attraversa ininterrotta le guerre e il fascismo, resiste nella faticosa ripresa del dopoguerra, dando poi vita a orchestre favolose, a miti, abitudini, frequentazioni imperdibili, sino a scoppiare come un tappo di spumante e a disperdere la sua carica travolgente.
La danza è un cerchio con un diavolo in mezzo
(Sant’Agostino)
E’ bal l’è de dièval!
(detto popolare romagnolo)
2010, pp. I-XVI, 342;
illustrazioni a colori e bianco e nero copertina cartonata con sovracopertina
cm. 24 x cm. 32
ISBN 978-88-6257-149-4
Prezzo: € 40,00